mercoledì 8 agosto 2007

LIVIO APOLLONI un Sasek de noantri

Se amate Miroslav Sasek e i suoi libri sulle capitali del mondo cercate questo libro di Livio Apolloni, squisito illustratore e vignettista (particolarmente attivo sul Travaso degli anni '50) e capirete quanto i volumi del Cecoslovacco fossero apprezzati a tal punto da creare -forse- un "indotto imitativo".






























Ma il libro di Apolloni e Livio Jannattoni (per i testi) è molto di più di un semi-apocrifo occhieggiante persino nel titolo (Questa Roma) alla serie di Sasek. Davanti ai miei occhi si sono squadernati degli splendidi acquerelli in grande formato che non hanno niente da invidiare (nè da spartire) con le sublimi sagome piatte del maestro di Praga.
Apolloni, meno sperimentatore e "moderno", più italiano, provinciale e legato alla bella pittura sembra comunque arrivare per strade tutte sue e con uguale dignità alle prospettive impossibili di Steinberg (guardate il volo d'uccello su Roma in B/N!) o alla leggerezza assoluta di un Sempè.
Ma perchè divento così professorale quando parlo di pupazzi?Scusatemi.
Il libro (che ho comprato, durante una delle mie lunghe passeggiate romane, dai baracchini di lamiera scagazzata dai piccioni sul lato stazione di piazza Esedra) ha un odore di muffa incancellabile e non capisco se si tratta di una ristampa anastatica o di una copia del 1967 della "Libreria Frattina Editrice", anno che ho desunto dalla firma datata di Apolloni sulle tavole visto che il volume -caso stranissimo- non ha un cazzo di anno e luogo di stampa scritto da nessuna parte.
Il Web interrogato e setacciato non rispose.
Io l'ho pagato 7 euro e il bouquiniste scagazzato mi sembrava grato per averlo liberato da un peso inutile.
Amo Roma e ora anche Apolloni, lo cercherò ancora tra la carta dimenticata.
Buona visione.






















9 commenti:

pasquale la forgia ha detto...

bellissimo! comincio a trovare troope affinità: lauzier, sempé, sasek, flaiano, ferragosto a milano, cazzeggi per le bancarelle... se solo non avessi una montagna di tavole da disegnare, me la farei volentieri un'orzata con te.
ciao,
pasquale

Roberto La Forgia ha detto...

ma guarda...
volevo scrivere le stesse cose scritte nel commento qui sopra (che sarebbe di mio fratello).
che figata mi piacciono i tuoi gusti.
Sasek, Sempè ;^)

i disegni di Apolloni sono belli e grossi. mi piacciono. magnifica la veduta in bianco e nero.

che fai nella vita oltre a guardare le cose juste?

Unknown ha detto...

minchia i fratelli la fogna!

pasquale la forgia ha detto...

minchia, marzio controra!

VALERIO VIDALI ha detto...

io sarei un ignorante,
sicchè grazie..

the substitute ha detto...

Troppo buoni La forgia Bros!.Anch'io avevo notato una inquietante convergenza di gusti bazzicando i vs.blogghi, non so se sia una coincidenza o della matematica: le cose belle vengono a bussare alle palpebre da sole.
Per fortuna l'orzata è a lunga conservazione perchè io me ne vado al mare e stacco la spina fino al 26.Ci vediamo allora con nuovi ritagli.Ho seminato un po' di risposte sui vecchi post. Un abbraccio a tutti i cortesi visitors (Ciao Corona, Barbieri, Vidali!)

the substitute ha detto...

P.S. Rob, la veduta di Roma in B/N è uno sbrodo, e pensa che ce n'è una diversa per ogni capitolo, ma il tuffo al cuore viene solo la prima volta ;-)

Anonimo ha detto...

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Unknown ha detto...

Cercando informazioni sul compagno della mia prozia, mi son imbattuta su questo... È bello sapere fosse apprezzato. 😊