È difficile negare che gli angeli esistano, ma è ormai chiaro che non hanno le ali e i capelli biondi ma più spesso i denti marci come Piero Ciampi. Un angelo transitato per un po’ (1941-1983) sul nostro pezzo di roccia planetaria è stato Jean-Marc Reiser. Il suo super-potere era quello di far ridere con la pancia che per un istante faceva coincidere -con pochi tratti sbavanti- con quell’altro corpo cavernoso chiamato cervello. Come Totò, Giancarlo Fusco, un certo Pazienza, Antonio Rezza e quei pochi altri che avrete la generosità di segnalarmi.
Il francese Reiser incontrò nelle affollate e deliranti redazioni parigine delle riviste di satira francese l’italiano Guido Buzzelli che negli anni’80 si pagava il pastis svendendo mirabolanti illustrazioni alla “stupida e cattiva” Hara-Kiri.
I due si piacquero molto e, qualche mese dopo la morte per tumore osseo di Jean-Marc, Buzzelli gli dedicò questa etonnante splash-page che raffigura l’apoteosi dell’amico nel “paradiso laico degli artisti pittori” con nel fuoco centrale una delle sue creature infernali che stringe la mano a un generale di Grosz (perdonate le maldestre giunture a photoshop). La tavola è in un catalogo di una mostra romana del 2002 di difficile reperimento e in rete (ho linkato il Buzz-sito) , ma in una definizione bassissima.
Perciò spalancate gli occhi di fronte a questa lussurregiante dimostrazione di amicizia, arte e dolore.
P.S.Il reperto è stato da me rinvenuto tra le pagine di una raccolta rilegata di Hara-Kiri (annate ’78-88) comprata in una delle tante librerie dell’usato di cui sotto (se il vecchio proprietario ne è stato derubato sappia che non gliele restituirò). Miracoli che capitano a Milano, miracoli di serie B rispetto a quelli che capitano a Parigi.